Ti aspettai invano
pregando il tuo ritorno
un silenzio permanente
che maturò un laconico oblìo:
noncurante del dolore
e dell’insidiosa beffa
andai incontro all’alba
damascata di luci ed ombre e
modulàta di grigiore…
@ Rosemary3
Ti aspettai invano
pregando il tuo ritorno
un silenzio permanente
che maturò un laconico oblìo:
noncurante del dolore
e dell’insidiosa beffa
andai incontro all’alba
damascata di luci ed ombre e
modulàta di grigiore…
@ Rosemary3
Un assordante silenzio
investe
la quiete mattutina,
ora che l’estate è lontana.
Aperto mi appare,
nell’assonnato dì,
un vecchio album
che di memorie
è pregno:
brandelli di vita
l’anima sfiorano e
vividi tornano
ad affollar la mente…
@ Rosemary3
Intorno a me
innevate cime
e soffici coltri candide.
Blaterando
l’inverno avanza
e l’animo investe:
emozioni in fiocchi
lievemente scendono
e tappeti di candore
compongono,
calda bevanda
al gelo dell’anima.
Con ingenuità
quegli istanti magici
assaporo,
mentre la neve
continua a cadere…
@ Rosemary3
Un tèmpo veloci
scorrevano le dita
sulla tastiera a strisce,
or note stridule
avanzano,
ricoprendo la ferita
di rabbia e di dolore.
La tastiera è chiusa,
filtrando il grigiore
dell’attesa,
una risposta accorda
pian piano,
in un imbrigliar monotono…
@ Rosemary3
Lipogràmma in “B” (*)
Adesso son qui
a rovistare
tra i diafani fantasmi del passàto
ed una quiete assordante
mi avvolge:
voci argentine
risuonano,
riportando
l’eco delle memorie…
@ Rosemary3
(*) Componimento letterario in cui, per artificio retorico, si omettono tutte le parole in cui compare una determinata lettera o sillaba.
Mormorano le foglie
nell’annoiato viale;
avanza l’autunno
e il sole settembrino
ricama sulla pelle
malinconici origami.
Complice il tèmpo,
le memorie
si ammantano
di colore seppia
e i fiori man mano
scompaiono.
Ella lascia con inèdia il presente,
quasi con languore,
mèmore dei voluttuosi dì
fregiandosi di inattese tracce,
come se bramasse ancora il domani…
@ Rosemary3
Il tèmpo le frantumò
in sottili cristalli
i sogni,
che tinteggiati di attimi
e sospesi nel corteggiar di spettri,
si ancorarono all’oblìo
di un inanimato tramonto.
Un pullular di pensieri
che la mente confuse
in un turbine di affanni
e navigaron nell’ombra
alla ricerca di bevande di illusioni…
@ Rosemary3
Tutto,
il tèmpo spazza via…
Ricordi
che nell’oblìo
veleggiano
e
intatti
sopravvivono,
trascinando momenti vibranti
che all’àttimo
resistono…
Rincorro
a piedi scalzi il tèmpo
che par mi fugga
dalle sbiadite mani…
… È una curiosa creatura il passato…
@ Rosemary3
Incipit di Emily Dickinson “È una curiosa creatura il passàto…”